In un lungo post sui social Alessandro di Battista entra a gamba tesa in pista tra coloro che dibattono sul futuro dell'Italia e dell'Europa. Ha scritto: "Siamo in guerra, siamo in guerra" si sente in tv ogni giorno. Anche
ripetere all’infinito queste parole fa parte della strategia adottata
dall’establishment per sopravvivere. Lungi da me sminuire le drammatiche
conseguenze del COVID-19 tuttavia bersi la retorica bellica è
pericoloso poiché ci distoglierebbe dalla ricerca delle responsabilità
che è un dovere civico".
Poi ancora: "L’Unione europea non è intervenuta sulla Grecia convalescente quando la
si poteva salvare con una cura leggera, al contrario ha atteso
l’aggravarsi del paziente il quale, una volta agonizzante, si è dovuto
calare le braghe per non morire".