Ha ancora senso essere scaramantici?
Per chi crede nelle superstizioni venerdì 17 è un giorno nefasto e assolutamente sfortunato. Ma da cosa deriva questa credenza?
Il venerdì è associato al giorno della morte di Cristo nonché il giorno in cui in Gran Bretagna si facevano le impiccagioni, mentre il 17 è legato alle influenze negative credute dai pitagorici greci. I seguaci di Pitagora, infatti, disprezzavano questo numero perché era tra il 16 e il 18, numeri considerati perfetti.
Altra colpa da imputare al 17 è quella di essere il giorno dell’inizio del diluvio universale.
Eccezione interessante è quella della Cabala dove il 17 è considerato un numero benefico, poiché è il risultato della somma numerica delle lettere ebraiche têt (9)+ waw (6)+ bêth (2), che lette nell’ordine danno la parola tôv «buono, bene».
Ma il poco amore per il 17 è un’usanza prettamente italiana sostituita nei paesi anglosassoni dal 13, mentre in altri paesi come la Spagna è il martedì, e non il venerdì, 13 la giornata da evitare.