La situazione in campagna è allarmante in questo autunno particolarmente caldo, caratterizzato da una media di quattro eventi meteorologici estremi al giorno. Nubifragi, alluvioni e trombe d'aria stanno colpendo duramente le coltivazioni, che sono state ingannate dalle alte temperature. Questo è quanto afferma la Coldiretti, basandosi sui dati del database europeo Eswd, in relazione alle allerte meteo emesse dalla protezione civile in molte regioni, che hanno causato frane e allagamenti.
Le colture sono a rischio a causa della prolungata stagione dovuta al caldo anomalo di quest'anno. Infatti, il 2023 si sta posizionando al secondo posto tra gli anni più caldi in Italia dal 1800, con una temperatura superiore di 0,82 gradi rispetto alla media storica registrata sin dalle prime rilevazioni. Secondo le elaborazioni della Coldiretti basate sui dati dell'Isac Cnr, nei primi nove mesi dell'anno, l'anomalia climatica è stata addirittura di +1,02 gradi al nord.
La Coldiretti spiega che nei campi si trovano melanzane, peperoni, zucchine, cetrioli e ancora si stanno raccogliendo mais e riso, mentre la raccolta delle olive è appena iniziata e il centro-nord del paese ha già perso un terzo della produzione. Nei frutteti, si teme per gli agrumi, come le arance e i mandarini, oltre a mele e pere, che sono in piena fase di raccolta, e per le produzioni di cachi e kiwi, dove una grandinata potrebbe devastare il lavoro di un intero anno.