Sono 69 le persone detenute che dall'inizio dell'anno al 23 settembre si sono suicidate in carcere (due all'esterno dell'istituto), il 38% in più rispetto alle 50 dello stesso periodo dell'anno scorso. È quanto emerge dall'ultimo report curato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Dei 69 suicidi di quest'anno, 67 erano uomini e due donne: 37 gli italiani (il 54%) e 32 gli stranieri (il 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d'età più rappresentate sono quelle tra i 26 e i 39 anni (31 persone) e tra i 40 e i 55 anni (19); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11) e ultrasettantenni (una). L'età media di chi si è tolto la vita in carcere è di circa 40 anni. Con riguardo alla posizione giuridica, 30 dei 69 suicidi (il 43,4%) erano stati giudicati in via "definitiva" e condannati, mentre 9 (il 13%) avevano una posizione cosiddetta "mista con definitivo", cioè almeno una condanna definitiva e altri procedimenti penali in corso; 25 (il 36,2%) erano in "attesa di primo giudizio", 2 ricorrenti, 2 appellanti e un internato provvisorio.