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3 ottobre 2024

TELESE FA IL PRIMO SCOOP SUL QUOTIDIANO "IL CENTRO"

Boccia al quotidiano abruzzese "IL CENTRO" : "Sangiuliano mi ha denunciato, scelta surreale".

Proprio oggi è uscita anche un'intervista a Boccia sul Centro, a firma di Luca Telese. L'ex consulente di Sangiuliano spiega: "In questa vicenda mi sono data una regola. Io non voglio più parlare, a meno che non sia obbligata a farlo, e purtroppo è accaduto più volte, perché si scrivono falsità che colpiscono la mia immagine al punto da costringermi a difendermi". L'impreditrice, che stasera sarà anche a PiazzaPulita, chiarisce ulterirmente: "Per un motivo semplice - spiega - con una scelta che considero surreale, Sangiuliano ha denunciato, lui che denuncia me". Molti, le viene sottolineato, leggendo quella denuncia hanno trovato raccontati molti fatti inquietanti che sembrano credibili: "Solo a chi non conosce la realtà. Le bugie si demoliscono molto facilmente, altre sono delle cantonate quasi comiche, frutto temo di analfabetismo digitale. Gli ottimi magistrati che giudicheranno adesso hanno in mano le prove che confermano per filo e per segno la mia versione". Prove che secondo l'imprenditrice sarebbero state fornite da Sangiuliano stesso: "Il sequestro di tutti i dispositivi digitali. Lì ci sono le nostre chat, i messaggi che lui mi ha inviato e che lui ha usato per la sua denuncia, non io. Ma adesso, per fortuna, i magistrati le leggeranno in integrale". ( da Sky-news  )




26 settembre 2024

ALESSANDRO BARBANO SU "ZAPPING" SVELA I RETROSCENA DEL SEQUESTRO DI PERSONA A CARICO DI SALVINI

Il divieto di sbarco dell’ex ministro dell’interno Matteo Salvini alla nave Open Arms era un atto illegittimo, perché contrario alla legge del mare e alle Convenzioni internazionali, ma adottato nell’esercizio di un potere legittimo, conferito al ministro da un decreto sicurezza approvato dal Parlamento: pertanto non è configurabile l’ipotesi di un sequestro di persona a carico del leader della Lega. È la tesi del giornalista e scrittore Alessandro Barbano, intervistato ieri sera da Giancarlo Loquensi nella trasmissione radiofonica "Zapping" su Radio Uno. Se Salvini è imputabile di sequestro di persona - ha detto Barbano - dovrebbe esserlo ogni GIP che disponesse un arresto dichiarato illegittimo dal Tribunale del Riesame. Sarebbe una conclusione abnorme.

Alessandro Barbano

Ascolta intervento su Raiplaysound.it



STRETTA SULLA CONDOTTA A SCUOLA

Con il via libera definitivo da parte della Camera (154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti), senza modifiche al testo già licenziato dal Senato, diventa legge il ddl Valditara sulla scuola. Criticato dalle opposizioni, il provvedimento reintroduce il voto in condotta nelle scuole medie e nelle superiori (si viene bocciati con il 5 in condotta e rimandati con il 6) e prevede, a carico degli studenti responsabili di aggressioni a danno di dirigenti scolastici, docenti e altro personale della scuola, multe da 500 fino a 10.000 euro. Il testo, inoltre, mette in soffitta i giudizi descrittivi e ripristina i giudizi sintetici nella scuola elementare (sufficiente, buono, ottimo). La riforma entra in vigore già dall'anno scolastico in corso, anche se serviranno alcune norme attuative per renderla operativa.



EMERGENZA CARCERI: I NUMERI DELLA VERGOGNA

Sono 69 le persone detenute che dall'inizio dell'anno al 23 settembre si sono suicidate in carcere (due all'esterno dell'istituto), il 38% in più rispetto alle 50 dello stesso periodo dell'anno scorso. È quanto emerge dall'ultimo report curato dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Dei 69 suicidi di quest'anno, 67 erano uomini e due donne: 37 gli italiani (il 54%) e 32 gli stranieri (il 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d'età più rappresentate sono quelle tra i 26 e i 39 anni (31 persone) e tra i 40 e i 55 anni (19); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11) e ultrasettantenni (una). L'età media di chi si è tolto la vita in carcere è di circa 40 anni. Con riguardo alla posizione giuridica, 30 dei 69 suicidi (il 43,4%) erano stati giudicati in via "definitiva" e condannati, mentre 9 (il 13%) avevano una posizione cosiddetta "mista con definitivo", cioè almeno una condanna definitiva e altri procedimenti penali in corso; 25 (il 36,2%) erano in "attesa di primo giudizio", 2 ricorrenti, 2 appellanti e un internato provvisorio.